Si è tenuto a Cioffi, nell’Agro di Eboli, il Convegno: “Basta un SI”; del PD “allargato” a sostegno della Riforma Costituzionale.
Organizzato dai fratelli Infante, hanno partecipato, oltre agli On.li Cuomo e Iannuzzi, i consiglieri regionali Amabile e Cascone, il “discusso” delegato all’agricoltura Alfieri, il segretario provinciale Landolfi, anche il sindaco di Eboli Cariello, tutti allunisono: “La riforma farà bene al Paese, lo proietterà nel nuovo millennio!”.
di Marco Naponiello
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Ultimi fuochi duna ardente campagna referendaria che consumerà il suo ultimo atto domenica prossima 4 di dicembre, dove i comitati del SI composti dai partiti di governo (PD, Scelta Civica, Ala, NCD, PSI e parte di UDC) e quelli molto più compositi del NO (F.I., M5Stelle, Lega, N.PSI, PCI,SU, FN) si sono affrontati per diversi mesi in una lotta senza esclusione di colpi, e che ha messo inopinatamente a repentaglio lesistenza stessa della compagine esecutiva nazionale (Renzi: Se dovessi perdere il Referendum costituzionale mi dimetto!), trasformando quindi paradossalmente in una sorta di plebiscito extra petitum sulla credibilità dellesecutivo la tornata referendaria, e distorcendone cosi lattenzione del corpo elettorale dal merito della questione in oggetto.
Invero la riforma proposta agli elettori è molto ardita negli intenti, essa comprende ben 47 quesiti di rinovellazione della Carta Fondamentale, il famoso/famigerato DDL Renzi-Boschi, cui questo sito ha dato ampio spazio informativo nel corso dei tanti appuntamenti che si sono susseguiti, alle due linee di pensiero (https://www.massimo.delmese.net/ s=referendum+costituzionale), volendo ricordare parimenti ai gentili lettori che tale consultazione in essere è priva stavolta del cosiddetto quorum, ovvero quella soglia minima quantitativa di validità di voti espressi, dunque vince chi semplicemente prende più consensi.
In questo fermento vibrante di comitati per il Referendum, la nostra città non è stata da meno: difatti si son registrati una pletora di incontri, dibattiti e seminari, cui oggi testimonieremo ad uno degli ultimi di essi organizzato in territorio eburino. Pertanto con lo slogan Basta un SI, per una Italia più moderna ed efficiente nella operosa località di Cioffi, segnatamente nella capiente sala convegni del bar-ristorante “Il Nostro”, i fratelli Pasquale Infante (capogruppo consiliare dei Democratici per Eboli) e Pierino (ex amministratore pubblico ed ora coordinatore del comitato locale Basta un Si, Ragione Pubblica”) Infante, noti professionisti e collettori di preferenze dellagro cittadino, hanno sapientemente organizzato un incontro sul tema cogente delle riforme istituzionali, con un parterre politico ed istituzionale deccezione a sostegno delle ragioni del SI, cui la nuova legge elettorale voluta da Matteo Renzi denominata Italicum, ne è si formalmente estromessa ma implicitamente collegata allesito della stessa consultazione sul DDL Renzi-Boschi, le cui riforme schematizziamo qui sotto:
- Il rispetto del procedimento di revisione costituzionale.
- Il superamento del bicameralismo paritario (o perfetto).
- La razionalizzazione della materia di competenza legislativa regionale.
- Le Regioni a statuto speciale e il loro migliore funzionamento.
- Il Governo e liniziativa legislativa in una ottica efficiente ed efficace.
- Il Referendum abrogativo, con un accesso di 800.000 firme.
- L’abolizione del Consiglio Nazionale dellEconomia e del lavoro (CNEL).
- La tenuta del sistema costituzionale italiano e migliorare la vita democratica.
Dunque in una sala convegni del bar-ristorante “Il Nostro” stracolma di invitati e militanti, ove si intravedevano amministratori locali, molti imprenditori agricoli e rappresentanti di categoria, alla presenza dei media locali, si alterneranno tra i relatori diverse figure politiche-istituzionali. Tra questi i parlamentari del PD Antonio Cuomo e Tino Iannuzzi (vice presidente VIII commissione parlamentare), i consiglieri regionali Luca Cascone e Tommaso Amabile, il delegato regionale allagricoltura nonché Sindaco della vicina città di Agropoli Franco Alfieri, il segretario provinciale dei democrat Nicola Landolfi, il coordinatore della rete di associazioni per il Si al referendum e membro della segreteria del ministro dellagricoltura Maurizio Martina, Corrado Martinangelo, la segretaria cittadina Paola Massarelli,e infine il capogruppo consiliare dei Democratici per Eboli che riveste anche il ruolo di padrone di casa, ovvero Pasquale Infante. Va specificato che questultimo insieme al fratello Pierino non sono nuovi ad eventi di questo genere, infatti essi hanno organizzato nel recente passato sempre ad Eboli, diversi incontri con esponenti di spicco (politici ed imprenditoriali) sui temi dell’agricoltura e dello sviluppo legato alla stessa, sempre alla luce delle nuove normative interne ed europee.
Un dato devessere analizzato preliminarmente: infatti balza agli occhi di nuovo come in altri meeting organizzati dagli Infante, lassenza (tranne stasera che per un fugace saluto privato di Antonio Conte) dei tre consiglieri comunali di Eboli del Partito Democratico (Antonio Conte capogruppo, Antonio Petrone e Teresa Di Candia), segno di una frattura mai ricomposta dopo lesito infausto delle amministrative dello scorso anno con il gruppo consiliare dei Democratici per Eboli (On. Antonio Cuomo, Pasquale Infante capogruppo e Francesco Rizzo) che fa capo appunto al parlamentare Antonio Cuomo, allepoca candidato alla poltrona di primo cittadino, situazione che divide da 18 mesi in due il campo politico piddino, sia in seno al parlamento cittadino che al circolo partitico stesso.
A questo aggiungiamo la presenza (non del tutto inattesa), del sindaco di Eboli Massimo Cariello (il quale si è in precedenza schierato pubblicamente per il SI, per il NO invece il suo vice Cosimo Pio Di Benedetto) eletto con larga maggioranza nel giugno 2015 in una coalizione di centro-destra, ma che secondo insistenti voci sarebbe in netto avvicinamento al PD, e se non proprio approdandovi direttamente, quanto meno entrando, da subito nel cosiddetto cerchio magico del governatore Vincenzo De Luca, sacrificandosi ça va sans dire sull’altare della real politik che si chiama filiera istituzionale, ossia la possibilità di entrare in quel circolo virtuoso di finanziamenti UE e non, mediati dall’Ente regionale di cui la nostra città ne ha un esiziale bisogno.
Lonere di rompere il ghiaccio è toccato alla giornalista e speaker radio-televisiva Angelica Tafuri, la quale ha avuto il ruolo di moderatrice della serata (ricordiamo che sono 47 gli articoli messi in discussione dalla riforma, un terzo del totale e 5 i punti cardine della medesima”) introducendo sapientemente i vari ospiti assisi al tavolo dei relatori, cui si è aggiunta in zona Cesarini, la giovane deputata PD Sabrina Capozzolo. Diciamo sin da subito che gli interventi sono stati similari nel loro complesso quindi estrapoleremo i passaggi in originaledi ciascuno di essi:
Debutta Massimo Cariello Sindaco di Eboli, tra gli applausi sinceri della platea, e sottolinea immediatamente come bisogna guardare avanti senza considerare gli effetti benefici nel breve tempo, andando oltre gli steccati politici locali: Renzi ha sbagliato a personalizzare il tutto, ma questa è una buona riforma molto meno radicale di quella di Massimo D’Alema del 98, il M5stelle vota con la Casta, mentre noi pensiamo che dobbiamo far bene al futuro del territorio!
Per Nicola Landolfi segretario provinciale del PD invece si deve entrare nel merito dei quesiti, e considerare che i futuri tempi ridotti per approvare le leggi tramite leliminazione sperata del bicameralismo paritario saranno benefici: ”Faranno bene alle imprese, diminuiranno i tempi burocratici, si attuerà la prima parte con la modifica solo della seconda della nostra Carta Fondamentale. La comunicazione politica è mutata e dobbiamo fronteggiare una furia iconoclasta quasi ideologica contro di noi sui socials, ma la Eboli sempre civica e riformatrice farà vincere le nostre idee!
La sua quasi omologa Paola Massarelli, segretaria cittadina, mette in risalto dapprincipio come ci troviamo di fronte ad una battaglia trasversale finalizzata allauspicato cambiamento dellItalia. Sabino Cassese un costituzionalista che personalmente stimo, aveva affermato come il bicameralismo fosse un freno allo sviluppo e allammodernamento della Nazione, la Costituzione rigida è frutto delle paure post dittatoriali che oggi non insistono più nella nostra società, i primi significativi 12 articoli non vengono toccati, altrimenti avremmo dovuto fare le barricate, dunque non perdiamo questa occasione di crescita democratica!
Il capogruppo consiliare dei Democratici per Eboli e organizzatore della manifestazione, Pasquale Infante, ha posto di converso laccento sui risultati del governo Renzi in campo agricolo, dove il relatore è sicuramente un grande esperto. Il Ministero retto da Maurizio Martina ha licenziato molti provvedimenti benefici per le imprese agricole, come labolizione di svariati balzelli, come Imu ed Irap, e soltanto in una ottica di ammodernamento possiamo uscire dal pantano economico dove ci troviamo e ritornare ad essere competitivi! Basta con la burocrazia atavica e i conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato che mal si conciliano con il mondo moderno!
A seguire il consigliere regionale Luca Cascone, si è soffermato anchegli sulla modifica del Titolo V della Costituzione, ovvero sul principio di sussidiarietà tra Stato e Regioni che negli anni ha creato ritardi e sprechi:Troppi conflitti tra Enti per stabilire le competenze in materia che allungano i tempi di approvazione dei provvedimenti, eliminiamo quindi le disparità regionali e poi la Costituzione stessa è stata negli anni, oggetto più volte di modifiche puntuali, ora la si deve contestualizzare ai tempi moderni, e con la riduzione a 100 dei senatori daremo una contrazione forte alle spese ed un forte segnale di cambiamento!
Franco Alfieri, conosciutissimo sindaco di Agropoli ed in pectore assessore allagricoltura campano ha ironicamente stigmatizzato come: Qui si lamentano tutti, stanno tutti male anche chi vota No, e non colgono poi stranamente la necessità di un cambiamento radicale, sui socials network tutti ci insultano, dunque meglio avvicinare amici e conoscenti con il vecchio metodo del porta a porta, la Costituzione va certamente cambiata per il bene del Mezzogiorno, abbiamo questa occasione da non perdere di modifica concreta!
Ancora il microfono passa rapido a Tommaso Amabile, anche lui come Cascone consigliere regionale, il quale ricorda limpasse istituzionale creatosi nel 2013, infatti dopo le elezioni politiche non si riusciva a formare un nuovo Esecutivo stabile. Il mio è un esempio pratico sulla necessità della riforma, che deve essere fatta in tempi brevi, non si alterano i principi fondamentali ma solo gli aspetti ordinamentali della stessa, appunto per dare concretezza ai valori espressi nella nostra Costituzione nella prima parte, la cui rigidezza non è più consona ai tempi moderni!
Corrado Martinangelo, membro della segreteria del ministro dell’agricoltura Martina, si sofferma sul contenimento dei costi delle Regioni italiane e continua: La nostra Costituzione è stata frutto di un nobile patto, una mediazione tra varie anime e non ci sono pericoli per la riforma! Onore ai senatori che hanno votato una controriforma a loro sfavorevole come labolizione del Senato, cosi come saranno ridotti pure gli emolumenti ai consiglieri regionali!
Nel mentre la seduta de plano continuava, si è appalesata nella sala gremita lon agropolese Sabrina Capozzolo, giovanissima (classe 86) la quale biasimava il comportamento conservatore della sua generazione: Questa non una riforma sul Governo, ma che avvantaggia di molto le nuove generazioni, non solo collabolizione del CNEL, ma tanto svecchiamento produrrà in breve tempo buoni frutti alla società italiana, se pensiamo che le aziende, segnatamente agricole aspettano anche 8000 giorni per ottenere risposte dalla P.A., è chiaro come un tale andazzo non sia più sostenibile!
Diversamente Antonio Cuomo parlamentare del collegio con il suo solito fare schietto e concreto evidenzia gli effetti benefici della riforma che ci si appresta a votare, ed esterna un plauso ai governanti targati PD: Noi siamo abituati alle vane parole, ma solo se pensiamo a Salerno come è cambiata sotto la gestione di Vincenzo De Luca in venti anni, una riqualificazione in grande stile, ci rendiamo conto che anche al Sud possiamo fare grandi cose, le stesse che in un anno e mezzo con i tanti provvedimenti a vantaggio dei cittadini e delle imprese agricole sono state fatte dal De Luca governatore, più da lui che dagli altri presidenti regionali dal 1970! E poi un parallelo con il governo di Matteo Renzi: ”Il Governo in carica ha ottenuto consensi ed il rispetto in Europa, non siamo più costretti a fare i “compiti a casa”, ma bensì abbiamo ottenuto una autonomia di manovra prima impensabile, e per il Mezzogiorno ogni anno verranno stanziati 2 mld aggiuntivi di finanziamenti, dunque a noi meridionali conviene mantenerlo in vita questo Esecutivo! Si congeda il parlamentare ebolitano: Siamo ad un momento epocale dunque sforziamoci con amici e parenti di far passare il messaggio, con il referendum del 46 svegliavamo la forma di Stato tra Monarchia (optando sciaguratamente la prima al Sud che tante responsabilità aveva nei nostri confronti) e Repubblica, oggi ossia domenica prossima, scegliamo lItalia del terzo millennio, il destino sta nelle nostre sole mani!
Sul limitare della serata a Tino Iannuzzi (vice-presidente VIII commissione parlamentare e docente universitario) giunto puntuale per loccorrenza, toccava lonore-oneroso delle conclusioni dei lavori. Anche per il vice-presidente di commissione la posta referendaria in essere, è stata caricata oltremodo di elementi spuri, quindi esterni alla riforma:Si sta esagerando negli allarmismi, non toccati come specificato dai miei predecessori i principi fondamentali ma solo si cerca di dare ordine ai Poteri degli organi statuali, per evitare lungaggini derivanti dai conflitti di attribuzione davanti alla suprema Corte, e non si incide in alcun modo sulla forma dello Stato come voluta dal governo Berlusconi, che ci ha purtroppo introdotto in decennio di “ubriacatura federalista” dagli effetti negativi sui conti pubblici! Continua Iannuzzi: Dopo 68 anni dalla entrata in vigore della Carta Fondamentale, il Governo presieduto da Matteo Renzi ha inteso bene nel cambiarla, il Bicameralismo perfetto ha fatto il suo tempo è ora di apportare modifiche sostanziali, visto che sta danneggiando il vivere democratico,e con la consueta troppa burocrazia, le opere si fermano e i finanziamenti si sprecano, non possiamo perpetrare ancora un tale scempio di risorse! Conclude il parlamentare salernitano:A garantire lunitarietà del nostro Stato dalle derive di un populismo federalista, è stata inserita saggiamente la clausola di “Supremazia dello Stato a salvaguardia dellinteresse unitario del Paese, infine trovo un viatico felice lendorsement ad horas di Romano Prodi, statista e fondatore dellUlivo a favore della riforma: ricordiamoci amici dellimportanza dellappuntamento di domenica prossima dunque, e cerchiamo di convincere gli indecisi, se vince il SI, vince lItalia!
La riunione si è sciolta verso le 20,15, dopo quasi due ore di serrati lavori, seguiti da un ricco buffet offerto generosamente dai fratelli Infante.
Eboli, 01 dicembre 2016
Prima di organizzare vecchie riunioni che non servono a nulla pensate a fare l’opposizione che è quello per cui siete stati votati .
Avete dimostrato di non essere capaci e ci può stare .
I contiani l’opposizione , quando vogliono, sanno farla, anche se eterodiretti, perchè è da un anno e mezzo che sonnecchiano?
L’amministrazione sta commettendo errori su errori e l’unico che ci guadagna è Cardiello che almeno trasmette l’idea di voler provare a scardinare qualcosa spesso con buoni risultati.
Cariè nel 2020 , salvo sconvolgimenti anticipati , non troverai tonino u cantagiro a sfidarti ………. 😉
Per me è estremamente vergognosa la presenza del Sindaco Cariello a questa manifestazione di partito. Essere seduti allo stesso tavolo con chi in campagna elettorale, nelle precedenti comunali, ne ha dette di tutti i colori contro Cariello e i suoi alleati, nonchè gli interventi veementi in consiglio comunale contro l’amministrazione, ebbene ciò è la dimostrazione che la dignità politica sta a zero, mortificando le tante persone che gli sono stati vicino e si sono beccati insulti da parte dei suoi oppositori. Mi dispiace tantissimi vedere queste immagini. Però qualcosa di positivo ci sta: sicuro non voterò più Cariello, una totale delusione !
Renxit…..l’uscita….torna al bigliardino di Rignano.
EBOLI, al NO il 70%, al SI un miserevole 30%.
Di Coda di Volpe, al sindaco e a De Luca è rimasto solo un pugno di peli.
miscafrancesca….senza criterio ma che è …???