Sabato 26 novembre, ore 17:30, Salotto Comunale, Palazzo di Città, Battipaglia, convegno: “Quando l’Amore diventa Dolore”.
“Quando l’amore diventa dolore“, è l’occasione per discutere della violenza sulle donne, sul femminicidio e sull’aiuto che le istituzioni e le associazioni possono fornire alle donne in difficoltà.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Sabato sera a partire dalle ore 17:30 presso il Salotto Comunale, del Palazzo di Città di Battipaglia, si terrà il convegno dal titolo “Quando l’Amore diventa Dolore“. Un incontro per discutere della violenza sulle donne, sul femminicidio e sull’aiuto che le istituzioni e le associazioni possono fornire alle donne in difficoltà.
All’incontro parteciperanno: l’avvocato Gabriella Gallevi (Sportello antiviolenza Piano di Zona S4); dottoressa Anna Cappuccio (Psicologa e Psicoterapeuta); l’avvocato Laura Landi (Presidente Camera per i Minori di Salerno); lavvocato Maria Pia Perisano (Consigliere Nazionale del C. I. F.). Parteciperà con le sue opere la pittrice Loredana Gigliotti. Porterà i suoi saluti la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese.
Un tema purtroppo sempre più attuale e purtroppo sempre più scottante nella sua drammaticità, che colpisce le donne: mamme, mogli, figlie, sorelle; amate, odiate, disprezzate; schiave, prigioniere, succubi; tutte in una sofferenza e in un dolore indicibile, inimmaginabile e vieppiù inconfessabile, che rende sempre più oscura e pericolosa questa condizione.
E se le cronache talvolta riescono ad aprire un focus, su uno dei tanti episodi che vedono vittima una donna, cento mille e mille ancora restano al “buoio”, sommersi, e non emergono mai se non quando quella violenza si accanisce fino a trasformarsi in un efferato delitto, dando voce, ai ritardatari dell’indignazione e ai professionisti della denuncia a posteriori, ai protagonisti delle garanzie postume, ai legislatori delle parità posticce.
Ed è proprio questo il disvalore che fa indignare, e che purtroppo confina la donna in un paddock, dentro il quale assume il ruolo di “riservista”, cancellando secoli di rivendicazioni e di ribellioni che ha visto donne straordinarie combattere ed affermarsi in una società maschilista e muscolare senza ricorrere a una Legge “riservista” e falsente protettiva e paritaria che vuole o meglio, impone la presenza di donne(quote), nelle giunte comunali, provinciali e regionali, nel Governo, e additittura nei consigli di amministrazione, attraverso le quali, così per come sono concepite, diventano scorciatoie per alcune, che niente hanno a che vedere con l’emancipazione della donna, nel mentre ad oggi le più fortunate vengono pagate meno degli uomini sui posti di lavoro, vengono licenziate perché mamme o non vengono assunte perché donne e future mamme, o vengono stolchizzate sui posti di lavoro.
Proprio partendo da questo che le donne enon solo dovrebbero levare gli scudi e rifiutare i finti aiuti e le finte “concessioni” fatte passare per conquiste e non per imbrogli come è giusto definirle. E purtroppo le nostre mogli, figlie, sorelle o mamme non avranno lo stesso trattamento degli uomini in generale e nemmeno lo stesso trattamento di chi negli ultimi tempi è stata “quotata”‘ perché donna ma semmai “amica” e “amante”, moglie, figlia, piuttosto che brava e intelligente, e dovranno fare fatica per ottenere un lavoro, fatica per essere indicate come rappresentanti nelle istituzioni, senza parlare che sarà veramente illusorio poter essere scelta a rivestire il ruolo di ministra.
La Città di Battipaglia ha un Sindaco donna, una valente professionista, una combattente ma a che prezzo? Basterebbe solo che raccontasse le umiliazioni subite proprio per essere donna, per comprendere come sia difficile esserlo ed è grave che questo lo debba dire un uomo nel silenzio ipocrita del mantenimento delle “Quote”.
Un aiuto alle donne? Che sia vero.
Battipaglia, 22 novembre 2016