I giovani di Destra sulla posizione del Sindaco Cariello sul Referendum: “Tutto come previsto. voltagabbana e trasformista di turno”.
Dietro i sostenitori del NO ci sono motivazioni e percorsi diversi. Il NO dei comunisti non è il NO del Centrodestra, del M5S, della minoranza PD, o dei semplici cittadini, e tutti, sia che votino a favore o contrario devono essere rispettati. Bisogna seguire la coscienza non il “credo”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Un antico proverbio dice “Il lupo perde il pelo ma non il vizio“, – scrivono in una nota politica congiunta il Coordinamento di FI, il Coordinamento di Gioventù Ebolitana, e Eboli Avanti, commentando la recente decisione del Sindaco di Eboli Massimo Cariello, di dichiarare il proprio voto a favore delle Riforme Costituzionali del Referendum del 4 dicembre prossimo – ma attualizzandolo potremmo, con profondo rammarico, riflettere sul trasformismo che ad Eboli è diventata una piaga dilagante.
L’annuncio del Sindaco che esorta a votare “SI” al referendum, – prosegue la nota del centrodestra ebolitano – era oramai un passaggio obbligato. Ad accelerare l’uscita mediatica, probabilmente, è stata la figuraccia fatta dopo la tanto clamorosa quanto catastrofica esclusione di Eboli, in primis, dalle aree di crisi (voluta da De Luca), e dal “Programma Cultura” in secundis.
Erano mesi che oramai si erano persi i contatti con gli elettori che hanno garantito la sua elezione. Ci riferiamo al popolo di centro destra che aveva creduto ( tranne noi) alla favola di un candidato di chiara matrice rossa che per il bene della comunità era migrato con il Nuovo Psi di Stefano Caldoro. Nessuna condivisione di valori, di programmi nè di ideali, bensì solo bramosia di potere guidata dal vento politico del momento.
Il tutto NOI – prosegue la nota congiunta del centrodestra ebolitano – lo avevamo previsto e per questo abbiamo fatto una campagna elettorale basata sulla “coerenza e sulla dignità”, parole sconosciute all’attuale primo cittadino.
- Ricordiamo persone che, in fase di propaganda, avevano proclamato il loro sostegno elettorale in nome del vero uomo di centro destra;
- ricordiamo individui che spendevano il loro tempo a rilasciare interviste giornalistiche per elogiare la scelta fatta nell’alveo del centro destra;
- e, come dimenticare, gli pseudo “dissidenti” che lanciavano strali affinchè i nostri coordinatori provinciali abboccassero all’amo Cariellano.
E adesso – prosegue ancora la nota – i consiglieri comunali Guarracino, Masala, Merola, Marchesano, Piegari, Presutto cosa faranno? Restano ancora coerenti con il loro manifestato CREDO POLITICO? Avranno il coraggio delle proprie azioni? Difficile credere che passeranno all’opposizione!: manca il coraggio,manca l’acutezza del futuro, senza mai porsi la questione della sincerità politica!
Avranno il Vice Sindaco Di Benedetto e l’Assessore Lenza la coraggiosa consapevolezza di dover lasciare la poltrona, in nome della propria appartenenza? – conclude la nota congiunta del centrodestra cittadino – Oppure continueranno a rimanere in maggioranza come riferimento di minoranza? E quale sarà la reazione del nuovo Psi Provinciale al riguardo, visto che Caldoro si sta spendendo in prima persona per il #NO referendario? A queste domande risponderanno, se vorranno, i diretti interessati! Noi continueremo, sulla via della #coerenza, a spiegare le ragioni del #NO e a fare SANA opposizione con il nostro consigliere comunale Damiano Cardiello, contro questa mescolanza di scaltre volpi della sempre più VECCHIA politica ebolitana».
La coerenza è un valore molto raro, se fosse un bene materiale sarebbe di sicuro più prezioso dei diamanti, ma se si dovesse valutare rispetto alle circostante degli ultimi anni circa i comportamenti della politica e dei politici ebbene sarebbe ancora più preziosa. Se si potessero applicare i giudizi che si riportano nel comunicato congiunto del centrodestra che boccia senza appello il Sindaco come “voltagabbana e trasformista” perchè ha deciso di sostenere le ragioni del SI, e contestualmente chiede le dimissioni dalla Giunta di quegli assessori che al contrario hanno deciso politicamente di sostenere le ragioni del NO, si esprimerebbe una valutazione politica “fideistica“, appunto, rifacendosi al “Credo politico” e non nel merito specifico seguendo valutazioni politico-istituzionali che risultano molto ma molto più importanti di quel “credo” che vuole si voti superando anche la “coscienza”.
E proprio questi sono i temi che vengono prepotentemente a galla da una discussione seria e approfondita sulla Carta costituzionale e sul valore che si da ad essa e sulle regole che uno stato democratico si da perché tutti, ma proprio tutti si riconoscono in quel dettato. Purtroppo con un SI o con un NO si barbarizza un risultato e si mischia ragioni e percorsi che si ripete, non possono e non devono seguire quel “credo” ma devono essere frutto della libertà individuale di ciascuno di noi sia esso un semplice cittadino che parlamentare della repubblica.
Infatti dietro i sostenitori del NO ci sono motivazioni e percorsi diversi che non possono essere semplificate/i. Quei NO sono diversi. Il NO dei comunisti non è il NO del Centrodestra e non è il NO del Movimento 5 Stelle e non è quel NO della minoranza del PD, così non è il NO che i semplici cittadini ritengono di esprimere, e tutti, proprio tutti sia che votino perchè favorevoli alle riforme così come proposte o il contrario devono essere rispettati.
Questo Referendum ha diviso il Paese e ha diviso i cittadini per diverse ragioni, e sebbene tutti vorrebbero che lo stato democratico fosse salvaguardato e che si dovrebbe necessariamente giungere anche a modificare l’organizzazione dello Stato per renderlo più confacente ai tempi moderni, si è consapèevoli che è necessario procedere con cautela e senza stravolgerne l’impianto ma con la necessaria garanzia che tutti si debbano poter specchiare in quelle modifiche e giammai giungervi attraverso percorsi che vedano “Gabbie politiche” per credo o ubbidienza e semplificazioni che apparentemente sono insignificanti se non premianti ma che di fatto riducono le partecipazioni democratiche. Sulla base di queste semplici valutazioni come si può pretendere si debba essere voltagabbana e trasformista? Questo giudizio si può dare solo se si da un disvalore politico che al momento attribuisce al SI l’appartenenza a Renzi e a livello locale a De Luca e il NO a tutti quelli che sono contrari a quei due, buttando alle ortiche le vere ragioni di entrambi i sostenitori.
E così se si fosse un cittadino sprovveduto e ascoltando queste semplificazioni e semmai anche ascoltando le ragioni impiastricciate che furono esposte “malamente” nel convegno organizzati dal Comitato per il NO che si tenne nell’Aula Consiliare di Eboli, quel cittadino si convincerebbe senza nemmeno un attimo di esitazione a votare per il SI, e ci si renderebbe conto di che danno si è procurato al Paese.
Eboli, 10 novembre 2016
il fatto che sia cardiello che rosania abbiano posizioni diverse rispetto a cariello, come cittadino ebolitano mi tranquillizza… il senetore e l’ex sindaco fanno parte di quella vecchia classe dirigente che in caso di vittoria del si verrebbe spazzata via di sana pianta. Dunque posso capire la loro posizione, ma da cittadino che desidera um paese piu’ moderno, non posso condividere.
Contro la Dittatura Renziana, delle Banche e dell’alta Finanza si vota NO. Chi vota si non ha acume politico e ignora cosa sia la Democrazia. Questa volta sono d’accordo col Sen. Cardiello e con l’ex l’ottimo Dott. Gerardo Rosania. Non comprendo l’atteggiamento del’attuale Sindaco. Se è una sua strategia per il bene di Eboli (finanziamenti Regionali) potrei anche comrenderlo. Per il bene del Meridione e contro le sanguisughe del CentroNord, votate NO.