Il Sindaco di Eboli Cariello rompe gli indugi e si schiera apertamente per il “SI” alle Riforme. Il suo Vice Di Benedetto invece è per il “NO”.
E’ “Bar” Condicio a Eboli in maggioranza sul Referendum Costituzionale. Cariello: «Sul voto referendario dobbiamo evitare speculazioni e guardare al contenuto della riforma. Sono convintamente per il SI». Di Benedetto: “Ritengo che la riforma sia errata nella forma e nella sostanza, abbatte solo le democrazie e i diritti dei cittadini”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Un appuntamento referendario necessariamente pone i cittadini e le forze politiche davanti ad un bivio, spesso anche in forme bypartisan. – scrive il Sindaco di Eboli Massimo Cariello, tirato per la giacca da alcuni membri dell’opposizione a dichiararsi e rendere pubblica la sua posizione rispetto al voto referendario del 4 dicembre prossimo – A mio avviso, però, – prosegue il Sindaco – è necessario approcciare il voto del prossimo dicembre, sulla riforma costituzionale, con spirito certamente critico, ma guardando ai risultati che si possono raggiungere. Da esponente politico di un’area moderata, che si colloca al centro dello schieramento politico, sono convintamente favorevole a questa riforma e da tempo dichiaro che voterò “SI” in occasione del referendum.
In questa ottica, – aggiunge – voglio lanciare un appello alle istituzioni e soprattutto alle forze politiche ed associative della città, di tutti gli schieramenti e senza divisioni, perché oggi più che mai è necessario evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione. Dobbiamo avvertire l’esigenza di entrare nel merito della riforma proposta ed analizzare gli obiettivi che essa propone e quanto questi potranno influire sul miglioramento delle procedure e dei costi, in questo modo garantendo maggiore efficienza agli italiani.
Assumere posizioni dettate da considerazioni che esulano dal merito – conclude il Sindaco di Eboli – della riforma sarebbe sbagliato, perché ci farebbe ricadere nelle inutili e dannose contrapposizoni di parte che non aiutano la crescita e frenano qualsiasi innovazione».
Chi pensa di coglier in fallo il Sindaco Cariello per la sua apertura alle Riforme costituzionali della Legge Renzi-Boschi, si sbaglia e di grosso anche. Il voto di Cariello, da esponente moderato, come egli si definisce non è diverso da chi nella destra vota il SI e nella Sinistra vota il NO. Infatti uno dei grandi casini che ha generato il “bischero” fiorentino è proprio quello di dividere gli italiani, dopo aver diviso il suo Partito, e sebbene all’inizio voleva fosse anche un voto politico sulla sua persona per accrescere la sua leadership politica e di governo, ora al contrario si presenta per quello che è: un voto favorevole o contrario ad un’ipotesi di “riforma” della nostra Carta Costituzionale che è stata presa dal Governo senza che si coinvolgesse i vari soggetti politici, Partiti, movimenti, associazioni, e quelli istituzionali, le due camere del Parlamento; una condizione che ha buttato alla “pancia” degli italiani una decisione, che ha spaccato il Paese e conseguentemente avendo anche spaccato i Partiti, non è più una scelta politica e partitica ma è una scelta di popolo, lasciando immaginare come ogni italiano diventi un fine costituzionalista da dettare con il proprio voto un disegno già composto, vieppiù non condiviso da quei soggetti che la costituzione stessa attribuisce la titolarità della scelta.
Ma se questo arriva osservando il panorama politico nazionale che vede: l’attuale segretario del PD e Premier Matteo Renzi da una parte; e due segretari tra cui un ex Premier sempre del PD, Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema dall’altra, schierati su fronti opposti il primo a sostegno del SI, i secondi del NO; quello che accade a livello locale non è dissimile. E così se da una parte oltre al Partito Democratico “dormiente” si schiera Massimo Cariello che da soggetto politico-istituzionale fa una scelta e fa anche campagna elettorale, dall’altra c’è il fronte opposto, quello del NO che vede un bel gruppone di persone e Partiti tra cui Il Movimento 5 Stelle, la galassia Comunista, Forza Italia e i piccolo partiti della Destra e il Vice Sindaco di Eboli Cosimo Pio Di Benedetto che con il Nuovo PSI sostiene le ragioni del NO.
E se subito c’è chi attribuisce a Cariello un “passaggio” per via di questo suo schieramento con i leader locali del PD Antonio Cuomo e Carmelo Conte, quello regionale Vincenzo De Luca e quello nazionale Matteo Renzi, nessuno pensa che Di Benedetto stia per passare con il Centro Destra e Forza Italia.
Ma preso atto che lo schierarsi su un tema, seppur di importanza istituzionale e che inevitabilmente tende a stravolgere l’assetto costituzionale del Paese, non è sinonimo di condivisione “politica” e “partitica”, resta la bocciatura sia per Renzi che per Cariello propagandare una propria posizione. Entrambi indipendentemente dall’esito del Referendum del prossimo 4 dicembre non saranno gli esclusivi vincitori o meno, ma saranno semmai tra i tanti mescolamenti quelli più in vista e di certo non sapranno mai entrambi se i propri elettori hanno condiviso o meno le loro scelte.
A conferma che il tema referendario non coinvolge le alleanze è proprio la posizione che annovera il vice sindaco e coordinatore provinciale del Nuovo Psi Cosimo Pio Di Benedetto tra i sostenitori del NO che a sua volta presisa: “Come tutto il partito sostengo le ragioni del NO. Ritengo che la riforma sia errata nella forma e nella sostanza, così come non credo possa essere risolutiva di criticità mentre è chiaro sia un atto arbitrario di un Governo illiberale che punta solo ad abbattere elementi di democraticità e di garanzia ai cittadini“.
Sulla stessa linea sono i gruppi consiliari del Nuovo Psi e Rivoluzione Cristiana, con i rispettivi Capigruppo Giuseppe Piegari e Giancarlo Presutto che dichiarano: «Prendiamo positivamente atto della maturità di questa Maggioranza, che su un tema così delicato come il Referendum costituzionale ha lasciato le forze politiche libere di esprimersi. Maggioranza che è unita e compatta, più forte di prima. Sugli atti politici ed amministrativi del territorio, c’è grande sintonia e visione comune.
Sul Referendum, – aggiungono Pegari e Presutto – ognuno si pronuncia secondo la sua interpretazione, senza pregiudicare la sua posizione. E noi, rappresentanti di centrodestra ed in linea con i nostri partiti, bocciamo questa riforma, ritenendola errata, sia chiaro, al di là delle appartenenze politiche.
È una riforma, questa, che non riduce i costi, non migliora la qualità dell’iter legislativo, semmai scippa la sovranità dalle mani del popolo, uno scempio che sottrae poteri ai cittadini e mortifica il Parlamento. Per queste ed altre ragioni, noi del Nuovo Psi e Rivoluzione Cristiana, sosteniamo il No e siamo da mesi in campo con i nostri rispettivi movimenti politici, coerenti da sempre con i nostri valori e parti integranti di questa amministrazione. – concludono Piegati e Presutto – Ed in vista del Referendum del 4 dicembre, invitiamo gli elettori a riflettere sulle motivazioni del No ed a farle proprie».
Resta comunque una considerazione, che il Sindaco voti per il SI o altro è veramente così prevalente rispetto ad altrettante posizioni politiche su cui potrebbe esprimersi e farne una battaglia altrettanto politica specie su quei temi che caratterizzerebbero il futuro della Città? E’ necessario ricordare quali siano quei temi o aspettiamo che con la stessa libertà di movimento si affrontino? E’ giusto aspettarselo o quella “Par Condicio” del voto referendario altro non è che una “Bar” Condicio.
Eboli, 9 novembre 2016
toto’ truffa 64 (e non solo politica)