La Regione riconosce con proprio Decreto lo Stato di crisi dell’Area industriale di Battipaglia. Cecilia Francese esulta, ma è polemica.
E tra ringraziamenti, meriti e critiche, montano protesta e polemiche dei Sindaci: Il provvedimento non tiene conto delle progettualita in itinere che coinvolgono l’intero territorio della Piana del Sele. La sindaca Francese esulta. I Sindaci di Bellizzi e di Eboli Volpe e Cariello invocano la revisione del Decreto.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Questo De Luca negli ultimi tempi fa una cosa e ne sbaglia due, o meglio fa quello che vuole e sbaglia tutto. E se con la Sanità, i trasporti, i Rifiuti, l’Ambiente, è riuscito a portare avanti, ma male, i progetti del suo predecessore Stefano Caldoro, sebbene nel corso del suo mandato lo ha criticato a iosa, cosí come i suoi più ossequianti “Pretoriani” capeggiati dal Segretario provinciale di Salerno Nicola Landolfi ormai ridotto all’afonismo. E così dopo il finanziamento di tre milioni di euro per le Luci d’Artista, ecco che riconosce con un Decreto lo Stato di crisi dell’Area industriale di Battipaglia, ignorando il resto delle aree circostanti, con l’obiettivo, evidentemente di tentare di risolvere un problema creandone altri e dividendo quel fronte eterogeneo di Sindaci che al contrario avevano posto un problema territoriale, anche in visione di politiche comuni che lo stesso orientamento legislativo favorisce con l’individuazione delle Aree metropolitane e gli .Ambiti territoriali.
Ovviamente a Decreto adottato ecco che non mancano i favorevoli e i contrari, gli entusiasti e i delusi, chi si vorrebbe intestare i meriti e chi accusa, fatto sta che l’obiettivo non si è centrato affatto, ma la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese “incassa” un obiettivo cercando di ottimizzarla al meglio e oltre a l’area di crisi, rilancia con il Trasporto su ferro: «Battipaglia porta del Cilento, serve l’alta velocità per i collegamenti turistici e commerciali» – dichiara la Francese -.
E cosí, si è ufficializzato l’inserimento di Battipaglia nelle aree di crisi industriali non complesse della Regione Campania, peccato che restano a bocca asciutta Bellizzi, Eboli e l’intera Piana del Sele. Un risultato che la Sindaca di Battipaglia definisce storico per la sua Città, per nulla della Piana, sebbene rappresenta un risultato importante, appunto, ma solo per Battipaglia.
«Felici di aver raggiunto un risultato del genere – ha affermato la sindaca Cecilia Francese -. Premiato il nostro impegno e la capacità di dialogare al di là degli schieramenti con tutte le forze politiche e con gli organi istituzionali superiori. Un ringraziamento va soprattutto a quanti hanno creduto in questa possibilità che segna il punto di partenza dello sviluppo per la Piana del Sele. Grazie al governatore della Campania Vincenzo De Luca e all’assessore regionale Amedeo Lepore. Questo riconoscimento rappresentata pienamente ciò che diciamo da tempo e cioè che Battipaglia con un governo forte, con un dialogo istituzionale a tutti i livelli può e deve essere punto di riferimento per questa parte della provincia di Salerno».
Ma la sfida ora, come ha detto anche l’assessore regionale Amedeo Lepore nel corso del convegno a Battipaglia, è quella di ottenere vie di trasporto migliori per la Piana del Sele e verso il Cilento. Battipaglia in questo senso – per la Prima cittadina battipagliese, rappresenta un punto essenziale di snodo del traffico ferroviario.
Verso quest’orientamento va anche il Consiglio Direttivo del Parco del Cilento, Vallo Di Diano e Alburni, – comunica la Francese – che pochi giorni fa ha approvato una delibera in cui si chiede al Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, alla Regione Campania e al Gruppo Ferrovie dello Stato, l’attivazione della linea dei treni veloci.
In questa direzione – spiega – deve andare anche lo sforzo dei comuni della Piana del Sele. Per questo il prossimo passo dell’amministrazione comunale sarà quello di chiedere un tavolo regionale per ottenere il potenziamento dei trasporti su ferro per questa parte della provincia di Salerno.
«Lo sviluppo industriale e turistico della nostra Piana del Sele passa anche per trasporti più efficienti e veloci – dice la prima cittadina di Battipaglia -. Lo abbiamo accennato già alla Regione Campania e già con gli assessori Giuseppe Provenza e Marco Onnembo stiamo lavorando per ottenere il potenziamento della linea ferroviaria. Collegamenti più efficienti significano anche avere più occasioni di sviluppo non solo per la Piana del Sele ma anche per le aree del Cilento e della fascia costiera».
Un risultato importante e monco, che sottolinea come le politiche territoriali che attua la Regione Campania, rispondano più alle sollecitazioni che ai reali bisogni. Un risultato che mette in evidenza anche il ruolo pressappoco inutile del Consorzio ASI di Salerno e quello del tutto marginale dell’Associazione degli Industriali di Salerno, ruolo che fa sorgere spontanea una domanda:
- se non vi fosse stata una forte mobilitazione dei Sindaci della Piana del Sele, Battipaglia, e non la Piana, sarebbe stata inserita nelle aree di crisi industriali complesse?
Evidentemente questo risultato assume tutto un altro significato per i partiti della maggioranza che sostengono la Francese, infatti si legge in una nota della segreteria cittadina di Fratelli d’Italia-An che si complimenta con la sindaca Cecilia Francese per il risultato raggiunto ritenendo che: «La Regione Campania ha finalmente inserito, dopo una lunga trattativa, il Comune di Battipaglia tra le aree di crisi non complesse, e rientrerà tra le aree in cui realizzare nuovi programmi d’investimento.
Fratelli d’Italia di Battipaglia con viva soddisfazione apprende la notizia che sicuramente sarà un volano di opportunità per questo territorio di vantaggi per lo sviluppo e per l’occupazione.
Ci auguriamo – conclude la nota di FdI-An – che tale opportunità venga in primo luogo sfruttata dagli imprenditori locali, e non come è avvenuto negli anni ’80 da aziende principalmente del nord “prendi e fuggi” che pur usufruendo delle agevolazioni non hanno esitato ad abbandonare l’area dopo qualche anno».
Relativamente all’inserimento nelle Aree di crisi industriali, interviene anche il Segretario di Etica per il Buongoverno Gianluca Di Giovanni che dichiara: «Ritengo che l’inserimento all’interno dell’elenco delle aree di crisi rappresenti un ottimo risultato per diverse ragioni. La prima, naturalmente, è legata al fatto che tale passo costituisce un altro importante tassello per poter attuare il rilancio dello sviluppo economico nel nostro territorio, pilastro fondamentale della nostra azione politica e del nostro programma elettorale.
La seconda, – aggiunge – si riferisce alla dimostrazione da parte della sindaca Cecilia Francese e della sua amministrazione di saper andare oltre gli steccati politici e di riuscire a dialogare positivamente con i vari attori della filiera politico – istituzionale, condizione indispensabile per attuare azioni importanti e che possano sortire effetti sostanziali e di lungo periodo.
La terza, infine, – conclude il Segretario di Etica Gianluca Di Giovanni – perché questo, come altri risultati ottenuti, attestano la capacità di questa amministrazione, della sua leader e del coordinamento della maggioranza di saper fare squadra nel perseguimento e nel raggiungimento di importanti traguardi. Con l’augurio e la certezza che si continuerà così, rinnovo alla sindaca Cecilia Francese il mio pieno sostegno e il mio ringraziamento per il tanto e buon lavoro che sta facendo».
Si aggiungono al coro anche i capigruppo della maggioranza Francese: «Ottenuto linserimento di Battipaglia nellelenco delle aree di crisi industriali non complesse. – Dichiarano congiuntamente i capigruppo rispetto al risultato raggiunto dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese, Roberto Cappuccio (Etica), Pino Bovi (Con Cecilia Francese), Angelo Cappelli (Tozzi Sindaco), Valerio Longo (Forza Italia) e Francesco Marino (Rivoluzione Cristiana). – «Siamo ben felici che lazione amministrativa portata avanti dalla nostra sindaca Cecilia Francese abbia ottenuto i risultati prefissati affermano -. Del resto abbiamo da subito condiviso l’appello rivolto al Governo Renzi e al Governatore della Campania De Luca. Battipaglia dimostra di avere un governo forte, autorevole, che si pone come obiettivo la guida politica dello sviluppo della Piana del Sele e il rilancio del turismo in questa parte della provincia di Salerno».
Ad esultare rispetto a questo risultato è anche il Segretario del Partito Democratico Davide Bruno, il quale sebbene dall’oppsizione ascrive al suo partito il risultato, forte del fatto che il famoso Decreto è stato il frutto dell’zione di governo del Presidente De Luca, quasi vi fosse un legame tra il Governatore e il PD, e quasi come se egli ascoltasse i dirigenti del PD e non i suoi personalissimi programmi.
«Ringrazio il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e l’assessore Amedeo Lepore – dichiara Davide Bruno, il Segretario del PD di Battipaglia – per l’attenzione e la responsabilità nel credere alle potenzialità e alle risorse del nostro territorio. Battipaglia è stata inserita nell’elenco dei comuni per le aree di crisi, che favorisce l’attuazione delle misure nazionali e regionali di rilancio delle attività industriali. La Giunta Regionale della Campania, su proposta del Presidente della Regione e dell’Assessore alle Attività Produttive, ha approvato l’indicazione delle Aree di crisi industriale non complessa, per realizzare programmi di investimento finalizzati alla reindustrializzazione, alla ripresa occupazionale e allo sviluppo economico dei territori interessati.
Con questo provvedimento, – prosegue Bruno – facciamo un importante passo avanti per il rilancio e la riqualificazione del nostro tessuto produttivo e soprattutto lavoriamo per favorire l’occupazione. Il nostro territorio, attraverso l’area di crisi ha davanti a sé una grande opportunità legata agli strumenti e alle agevolazioni che dobbiamo mettere a frutto sia come Comune di Battipaglia che come regione Campania in termini di professionalità, competitività e capacità di innovarsi e rinnovarsi per consolidare le imprese esistenti di fronte alla sfida dell’innovazione e per attrarre nuovi investimenti per garantire un nuovo sviluppo.
La scelta della giunta regionale – conclude il segretario del PD battipagliese Davide Bruno – testimonia l’adozione di criteri oggettivi e di merito tesi a favorire la ripresa industriale e occupazionale in un’area da sempre centrale nelle attività imprenditoriali della Campania».
Ma alla soddisfazione della Francese e i suoi non potevano mancare le bordate contrarie sia pure per motivazioni diverse, del Capogruppo consiliare di Forza Italia Damiano Cardiello: «Eboli fuori dall’elenco delle aree di crisi non complessa: una figuraccia!” – Cardiello circa l’approvazione dell’elenco da parte della Giunta Regionale. – La nostra Città resta fuori dall’elenco dei comuni inclusi dalla Regione per le aree di crisi complessa.
La Giunta Regionale della Campania – aggiunge Cardiello – ha approvato l’indicazione delle Aree di crisi industriale non complessa, ai sensi del DM 4/8/2016, per realizzare programmi di investimento finalizzati alla reindustrializzazione, alla ripresa occupazionale e allo sviluppo economico dei territori interessati. Con questo provvedimento sono state dichiarate Aree di crisi non complessa quelle corrispondenti al 50% delle aree candidabili, per un totale di 2.955.968 abitanti, ma resteranno esclusi gli ebolitani.
Nelle scorse settimane – conclude Damiano Cardiello – qualcuno ha esultato per un finanziamento di pochi spiccioli per il prossimo natale, ma adesso resterà l’amaro in bocca per questa occasione persa. Con maggiore attivismo e insistenza potevano essere raggiunti i risultati sperati, magari coinvolgendo anche le opposizioni sulla tematica in oggetto».
Questo provvedimento, in ogni caso, ha fortemente compromesso i rapporti politico-Istituzionali tra i Sindaci che non hanno gradito affatto l’esclusione dei loro territori, e cosí il Primo cittadino di Bellizzi Mimmo Volpe, che aveva fatto sua la rivendicazione politica del riconoscimento dell’Area di crisi industriale ritenendo fosse l’intera area che va da Bellizzi a Capaccio ha dichiarato: «Mai come nei momenti di crisi le politiche territoriali rappresentano l’unica risposta valida per arrivare ad un superamento delle difficoltá e promuovere azioni di rilancio valide a superare le crisi economiche e produttive, come nel caso di specie, che ci ha convinti a fare una battaglia comune per cercare di superare ed ottenere il riconoscimento della crisi industriale che ha colpito negli ultomi anni le nostre aziende. Il fronte comune ci garantiva di portare avanti politiche comuni ed integrate in visione e rispondenti a quell’Area vasta, verso la quale necessariamente i comuni di Bellizzi, Battipaglia, Eboli e quelli della Piana del Sele devono andare, così come è avvenuto fino a questo momento. pertanto riteniamo che questo provvedimento è monco e non tiene conto delle progettualità in itinere, pertanto lavoreremo perché si possa rivedere e modificarlo».
Di rivedere il decreto parla amche Massimo Cariello, Sindaco di Eboli: «Il riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale limitata alla sola Battipaglia non ritengo sia la migliore soluzione, anche perché i Comuni di Eboli, Battipaglia, Bellizzi e gli altri viciniori hanno intavolato una serie di programmazioni comuni, facendo attenzione soprattutto alle singole vocazioni, così come pur riconoscendo che l’Area Industriale di Battipaglia è sicuramente quella più importante e più colpita dalla crisi industriale e produttiva, ritengo, proprio per l’attiguitá con la Zona Industriale di Eboli, che il Provvedimento regionale sia riduttivo e per questo mi attiveró per chiedere all’Assessore Lepore una sua revisione e chiederó nel contempo alla Sindaca di Battipaglia Francese di partecipare a questa richiesta con lo stesso slancio che ho messo in questa battaglia politica».
Intanto la cecitá politica della Giunta regionale porta i Sindaci della Piana del Sele a dover rincorrere.un provvedimento, con l’amarezza di riscontrare come sia lontana la Regione rispetto ai territori e alle loro problematiche.
Battipaglia, 7 novembre 2016
Le amministrazioni Cariello e Volpe oggi se ne accorgono della questione? A Battipaglia questo tema è stato al centro del dibattito politico, altrove mi sembra di no. Nella vita ognuno ottiene ciò per cui combatte!
Io penso che sia giunto il momento in cui alcuni , molti direi, consiglieri devono cominciare a farsi qualche domanda .
L’ area Pansa in particolare che continua a fare proclami di principio e di grande lungimiranza politica………. inascoltata ma in generale tutti coloro che sono in maggioranza e quindi compartecipi di questo andazzo di infimo livello.
Includerei anche quella parte di opposizione di area pd? che langue in un torpore ormai insopportabile creando in tal modo una sorta di tacita accondiscendenza rispetto all’azione amministrativa.
E’ indispensabile una ulteriore fase di rottamazione nella politica ebolitana perchè chi si è proposto alle ultime elezioni come rottamatore deve essere , a sua volta, rottamato considerato che è influentemente partecipe della vita amministrativa degli ultimi venti anni e i risultati di diciotto mesi di amministrazione confermano che bisogna per forza andare in questa direzione se si vuole fare qualcosa di buono per questo territorio.
il vento è cambiato. Battipaglia ha sempre avuto sindaci fantocci, oggi, invece, ha un sindaco con le palle e gli comuni arrancano.
E il nostro Sindaco ? tutto contento per il contributo delle luci di Natale non si accorge che intorno il mondo si muove, ma si sa ci vogliono le capacità e questa amministrazione …