“Monitoraggio degli impianti serricoli. Bisogna fare di più. Stop agli affaristi”

Il Senatore di Forza Italia Cardiello interviene con una interrogazione ai ministri dell’Ambiente, Agricoltura e Interno, sugli impianti serricoli presenti nella Piana del Sele che pare superino il 75% delle superfici agricole, su richiesta dei cittadini.

impianti-serricoli-1
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – «Nella Piana del Sele, – interviene il Senatore di Forza Italia Franco Cardiello a proposito degli impianti serricoli presenti nella Piana del Selenel corso degli ultimi dieci anni, si è intensificata in maniera esponenziale la creazione di impianti serricoli volti a produrre i prodotti di IV e V gamma. Aseguito di tale sviluppo i frutteti e le coltivazioni a campo aperto sono in via di estinzione.

Non possiamo dimenticare che la creazione di detti impianti, ha comportato un aumento di malattie alle vie respiratorie e non solo, a causa del massiccio uso di pesticidi e altri prodotti chimici che vengono utilizzati per le coltivazione delle colture.

franco cardiello-3 (2)
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Nella suddetta zona, se non vengono posti controlli ferrei, vi è in atto una devastazione paesaggistica e ambientale dovuta all’alterazione dell’assetto idrogeologico che comporta, durante il periodo delle piogge, frequenti allagamenti delle strade, dei canali consortili e di tutte le vie di scolo che non riescono ad assorbire l’ingente flusso idrico.l

Su segnalazione di liberi cittadini che hanno indicato come abbondantemente superato il limite del 75% di copertura territoriale ad Eboli (SA), norma contemplata sia dal Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Salerno ed il Piano Regolatore Generale del Comune di Eboli (SA).

Impianti Serricoli-Piana del Sele-vista aerea
Impianti Serricoli-Piana del Sele-vista aerea

In particolare, nella zona di Santa Cecilia è stato posto in essere un mega impianto da oltre 250.000mq che sconvolgerebbe l’intera sistema idraulico e geologico del territorio.

Se tale lavoro ha avuto inizio con una semplice Scia, c’è da chiedersi se gli organi competenti hanno svolto le accurati approfondimenti prima di dare il via libera.

E’ impensabile che qualche imprenditore del bergamasco venga qui a fare affari, mentre non viene minimamente posta riflessione sul serio e concreto rischio di mettere sotto tiro l’incolumità pubblica.

A questo andrà aggiunto anche un momento di verifica sui controlli materia di antimafia e riciclaggio, vista l’ingente mole di denaro che viene investito in operazioni simili, oltre quelli, eventualmente e da rendicontare, posti in essere dall’Ispettorato del lavoro, per accertare la regolarità contrattuale e contributiva degli operatori stagionali e non assunti.

esondazione-sele-Impianti serricoli
esondazione-sele-Impianti serricoli

Per questi motivi ho depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata ai Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Interno per chiedere chiarimenti in merito.

Non possiamo permettere lo “stuprato” del nostro territorio senza badare ai rischi che si corrono con operazioni del genere.

Deve finire il tempo degli investimenti a costo irrisorio e dei guadagni economici infiniti – conclude il Sen. Franco Cardiello di Forza Italia – senza aver un briciolo di sensibilità verso l’ambiente e i cittadini che risiedono in queste zone».

Roma, 30 ottobre 2016

7 commenti su “Impianti serricoli: Stop agli affaristi”

  1. SONO ALLIBITO . CHE CAZZO DICE ?????????????????? SONO CURIOSO DI SAPERE I TANTI IMPRENDITORI NOTORIAMENTE VICINO ALLE DESTRE COSE PENSANO DI QUESTA CACCIATA!!!

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  2. Astenetevi da commenti fuori luogo. Forse è’ uno degli argomenti più importanti che il Senatore potesse affrontare. Vi rendete conto degli enormi problemi che sono creati dall’impermeabilizzazione del suolo della Piana ? Perché’ lamentare solo i danni ad ogni pioggia abbondante quando si conoscono benissimo le cause ? Stiamo svendendo l’enorme ricchezza costituita dalla fertilità’ dei nostri suoli ad imprenditori che, forti del silenzio dell’amministrazione comunale, fanno quello che vogliono, trasgredendo tutte le regole in materia di tutela del territorio e rispetto delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Poi, quando inevitabilmente ed inesorabilmente, il Sele esondera’ penseremo che è’ un evento naturale; NON È’ COSÌ è’ colpa nostra e di chi ci amministra che fa finta di niente. Senatore, continui e porti avanti questa battaglia, sarà’ certamente la più’ importante della sua carriera politica,

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  3. Voi lo sapete che oramai l’unica risorsa dell’agricoltura della piana del sele è proprio le colture sottoserre…….il problema è che il Presidente del Consorzio non vuole che si facciano altri impianti serricoli perchè….neanche a farlo è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della famosa BONDUELLE…..e quindi siccome politcamente il caro presidente è finito…..sicuramente questo sarà l’ultimo mandato da presidente del Consorzio…..e quinti cosà fa….fa la guerra a chi ha portato la IV GAMMA nella Piana del Sele…..in modo tale da cercare di fare la piattaforma per la vendita di questo prodotto….A proposito sapete di chi sono quei terreni che tanto se ne parla sui giornali…..del CUGINO del Presidente….che una volta che si è reso conto che poteva far fare ad una persona di fiducia l’impianto di che trattasi……..Ostacola a tutti i costi questo imprenditore…….E poi come mai ha rilasciato Autorizzazioni nella stessa zona di superfici maggiori di quella richiesta in loc. Petruccia……..E’ finita l’epoca dei favoritismi…………E POI HO AVUTO IL PIACERE DI ENTRARE IN UN’AZIENDA DI QUESTI FAMOSI BERGAMASCHI E VI POSSO ASSICURARE CHE SONO UNO SPLENDORE

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    • Come ti permetti di utilizzare questo pseudonimo!!! La quarta gamma sono io. Le terre di cui si parla sono del cugino del padre di vit a bombonier. Se vuoi ti porto anche in aziende locali e vedi come sono gestite. Concordo che il soggetto di cui si parla e’ politicamete finito e ce un suo nemico che ha il vento in poppa. A breve lo scardina anche dal c bonofica dx sele.

  4. Come al solito finisce in polemica politica e litigi legati alle persone e alle cariche ricoperte. Quello che volevo sottolineare è’ invece che il problema idrogeologico determinato dalla indiscriminata impermeabilizzazione del suolo, ormai quasi completamente coperto da serre, è’ reale e può determinare effetti devastanti su tutti. Allora, considerato che si tratta di coltivazioni di eccellenza ed all’avanguardia, perché’ non far adottare rimedi (vasche di laminazione, discontinuità’ nelle coperture) che hanno un peso economico trascurabile rispetto agli investimenti per le serre, ma che salvaguardano il NOSTRO territorio? Gli imprenditori a fronte di un enorme business potranno pur lasciare qualcosa o almeno preservare le condizioni della Piana ?

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