Venerdì 28 ottobre, ore 18.00, Aula consiliare, Palazzo di Città, il “Comitato per il NO”, illustra le ragioni del NO.
L’Incontro-dibattito in vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre pv è anche l’occasione per presentare, discutere e dibattere sul libro di Zegrebelski e Pallante: “Loro diranno, noi diciamo. Il vademecum sulle riforme istituzionali” edito da Laterza.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Venerdì 28 ottobre 2016, alle ore 18.00, Aula consiliare, Corso Matteo Ripa, del Comune di Eboli, il “Comitato per il NO” di Eboli, in vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre p.v., per illustrare le ragioni del NO, ha organizzato, approfittando anche dell’occasione dell’uscita del libro di Gustavo Zegrebelski e Francesco Pallante “Loro diranno, noi diciamo vademecum sulle riforme istituzionali” edito da Laterza, un incontro-dibattito al quale parteciperanno: Sofia Masillo di “Libertà e Giustizia” che avrà il compito di introdurre l’argomento; Damiano Cardiello e Gerardo Rosania del Comitato per il NO, Enrico Tortolani del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, Ernesto Scelza dell’Anpi Salerno, i quali interverrano, ognuno per il proprio ruolo che ricopre e per la la propria appartenenza politica; Mentre spetterà al Giornalista e scrittore Massimiliano Amato condurre e moderare il dibattito.
“Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali”, alla sua seconda ristampa, è un saggio molto agile, scritto a quattro mani da Gustavo Zagrebelsy, presidente emerito della Corte costituzionale, e Francesco Pallante, professore di diritto costituzionale presso l’Università di Torino.
Il Comitato per il NO alla Riforma costituzionale di cui al DL Renzi-Boschi, come si puó capire da chi partecipa al dibattito, è formato da personalità che appartengono a storie, tradizione politica e sensibilità diverse. Tutti insieme cercano di contrastare un disegno che ha per titolo “Riforma Costituzionale“, ma che ha come obiettivo, quello di “normalizzare” i vari Governi ad un sistema che deve risponde ad un potere occulto sovranazionale che a sua volta “detta” le sue politiche, e ovviamente perché esse possano essere rapidamente eseguite è indispensabile che i vari Governi abbiamo una legislazione di scopo e possano immediatamente ubbidire al “comando“.
Di qui le sconsiderate modifiche di ben 47 articoli della Carta Costituzionale, e di qui il ridimensionamento del Senato della Repubblica, ridotto nel numero con la scusa di risparmiare la spesa, annullato nelle funzioni e nel ruolo, e soprattutto privando i cittadini dell’esercizio del voto, ma lasciando alla sola Camera un potere eccezionale rispondente solo al Capo del Governo.
E dietro lo scontro tra chi vuole il SI o il NO, non vi sono paladini riformatori e ostinati conservatori che si combattono, bensì: Da una parte, gruppi di potere che attraverso un nuovo ordine intendono governare il Mondo a scapito delle Nazioni e delle popolazioni, che al contrario private di ogni diritto e ogni possibilità di espressione democratica, che ridotte alla povertà non possono dedicarsi ai grandi temi e organizzare una protesta perché impegnate a lottare per la sopravvivenza e semmai a dilaniarsi gli uni con gli altri, mentre sempre più in pochi si arricchiscono e speculano su tutto; Dall’altra una schiera di partiti, di associazioni, di persone, di ideologie contrapposte che per vari motivi si oppongono operchè non partecipano a quel “banchetto” o perchè vorrebbero un’altro “ordine”, sicuramente diverso nella sua organizzazione dalla nostra Carta costituzionale, e altri semmai solo per essere contrari. Ci piacerebbe tutt’altra cosa.
Eboli, 24 ottobre 2016