Piogge torrenziali e allagamenti Cardiello (FI) interroga il Premier Renzi: Subito interventi urgenti e straordinari.
Il Senatore forzista ha chiesto al Governo lo stato di calamitá naturale per la Piana del Sele e del salernitano colpite dal maltempo degli ultimi giorni.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «La Piana del Sele – Scrive in una interrogazione parlamentare a risposta scritta e orale il Sen. Franco Cardiello del gruppo parlamentare di Forza Italia al Presidente del Consiglio Matteo Renzi – è un territorio di circa 500 chilometri quadrati che si estende immediatamente a Sud di Salerno, bagnata dal fiume Sele. Lo sviluppo agricolo (frutta, verdure, carciofi – “Carciofo di Paestum” IGP) e zootecnico (mozzarella di bufala) del territorio si è affermato con la realizzazione di numerosi canali d’irrigazione e grazie al clima favorevole. L’agricoltura di tipo intensivo, con uno sviluppo delle coltivazioni in serra, oggi interessa 5700 ettari di terreno e registra una importante corrente di scambi commerciali con l’Europa e paesi extraeuropei che apprezzano la qualità dei prodotti locali.
Il forte maltempo occorso nei giorni dal 6 al 10 ottobre 2016 – scrive nell’integrazione il Sen. Cardiello – ha determinato un allarme meteorologico straordinario che ha messo in grave difficoltà le popolazioni di molti comuni della provincia di Salerno.
Nei territori comunali a vocazione agricola – aggiunge il Sen. Cardiello – il maltempo ha causato danni ingenti. In particolare, le piogge insistenti, le grandinate e le trombe d’aria che si sono verificate nei giorni 6 e 7 Ottobre u.s. hanno distrutto, o devastato, in maniera irreversibile le coltivazioni in pieno campo, messo fuori uso le attrezzature agricole, e provocato lo schiacciamento, lo scoperchiamento e la completa distruzione di molti impianti serricoli con conseguente rottura del film plastico che le ricopre e distruzione totale delle colture presenti sotto serra.
Nel comprensorio della Piana del Sele – prosegue ancora nella sua interrogazione – le associazioni di categoria stimano che siano oltre 100 le aziende gravemente danneggiate dal maltempo e svariati milioni di euro le perdite economiche. Le zone più colpite sono l’area di Battipaglia, Capaccio e quella di Eboli (dove venti minuti di pioggia sono stati sufficienti per inondare di fango diverse strade della città), in particolare lungo l’asse dell’Aversana.
Confagricoltura Campania – spiega Cardiello – sta predisponendo un dettagliato rapporto di stima dei danni e delle aziende coinvolte in quanto i danni causati al territorio e alle imprese è tale da richiedere al Governo lo stato di calamità naturale. Secondo Confagricoltura il mal tempo ha avuto gioco facile in un territorio che registra lo stato di abbandono e di scarsa manutenzione nel quale versano i canali di irrigazione. L’associazione di categoria lamenta che al netto dell’abbondante e improvvisa pioggia, ci sono delle chiare responsabilità in capo agli enti delegati al governo del territorio in area vasta e agli organismi che dovrebbero provvedere alla manutenzione ed alla piena fruibilità dei canali di raccolta e circuitazione delle acque (ricorrente tracimazione delle acque piovane nei campi coltivati delle aziende), in particolare il Consorzio di bonifica Destra Sele.
Già nel 2015 il territorio era stato devastato da un alluvione che aveva messo in ginocchio le aziende ortofrutticole e zootecniche coprendo d’acqua e di fango centinaia di ettari di terreno. – ricorda ancora il Senatore forzista – In quell’occasione la Coldiretti aveva sollecitato la Regione Campania ed il Genio Civile ad intervenire per la messa in sicurezza del territorio e per il finanziamento dei progetti sugli argini.
Sulla base di tutte queste considerazioni il Sen. Franco Cardiello, a fronte dei fortissimi danni causati dal maltempo all’economia locale, chiede al Premier Renzi – se non ritenga opportuno riconoscere lo stato di emergenza e dichiarare lo stato di calamità naturale per il territorio della Piana del Sele, e poiché il riconoscimento dello stato di calamità naturale richiede l’assegnazione di risorse finanziarie da parte del Governo, se non ritenga opportuno verificare i motivi della mancata messa in sicurezza del territorio della Piana del Sele».
Il Sen. Cardiello rivolgendosi al Governo e alle istituzioni dichiara come parlamentare – “Non possiamo lasciare nel guado le decine di aziende agricole, bufaline e florovivaistiche della Piana del Sele. Il maltempo ha causato danni ingenti e pronta dovrà essere la risposta dello Stato nei confronti di chi ha praticamente perso il 70% dei prossimi raccolti, oltre a danni materiali alle proprie strutture. L’impegno è quello di evitare che tale situazione resti lettera morta per chi governa ma rappresenti un momento di grande vicinanza alle popolazioni colpite. – E conclude formulando una precisa accusa – La scarsa manutenzione da parte degli Enti comunali e la creazione di impianti serricoli, divenuta oramai fuori controllo (che sarà oggetto di apposito atto di sindacato ispettivo), costituiscono terreno fertile per il rischio idrogeologico. Evitiamo tragedie, facciamo prevenzione ma al contempo non abbandoniamo soli i nostri agricoltori».
Salerno, 13 ottobre 2016