Grande successo per il 7° Memorial Franco Orio, l’indimenticato endocrinologo salernitano. Assegnati anche sussidi e borse di studio.
Ottimi riscontri per la tavola rotonda sulla prevenzione. Tra i pazienti che hanno ricevuto un sussidio del valore di mille euro anche il 12enne Giovanni Procentese, il ragazzino che ha rapito il cuore dei salernitani.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Grande successo di pubblico per la settima edizione del Memorial dedicato all’indimenticato professor Franco Orio – antesignano dell’endocrinologia in Campania, scomparso nel 2009 – che si è conclusa al Grand Hotel Salerno questa mattina. L’evento è stato organizzato da Francesco Orio, professore associato di endocrinologia presso il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, responsabile della sezione di endocrinologia del CMSO di Salerno che segue così le orme paterne dopo essersi affermato come ricercatore di fama internazionale nel campo dell’endocrinologia ginecologica ed opinionista scientifico di livello nazionale. Tra i partner dell’iniziativa il CMSO, il Centro Medico Specialistico Orio, punto di riferimento nazionale ed europeo nelle cure e patologie legate al sistema endocrino e al diabete diretto da Marcello Orio.
Grandi protagonisti della mattinata sono stati gli assegnatari delle borse di studio e dei sussidi, erogati grazie al contributo dei Rotary Club Salerno e Rotary Club Salerno Est ed alla sensibilità di aziende private come Biochemical, CMSO e Dechem. Alla cerimonia di conferimento hanno partecipato, tra gli altri, Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania e Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno. Parole di encomio sono state rivolte all’organizzatore sia da parte del direttore generale dell’Aou San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Nicola Cantone che dal direttore generale dell’Asl Antonio Giordano che ha regalato ai presenti un bellissimo ricordo del professor Franco Orio. Unico assente della mattinata, il rettore dell’Università degli studi di Salerno, Aurelio Tommasetti.
“E’ stata un’edizione contraddistinta da una partecipazione di pubblico straordinaria – ha spiegato il professor Francesco Orio -. E’ stato importante assegnare un riconoscimento agli studenti più meritevoli della facoltà di Medicina perché siano uno sprone per il futuro ed alla migliore endocrinologa under 40 della regione Campania come forma di incoraggiamento a fare sempre meglio ma ciò che ci ha resi orgogliosi è stata la possibilità di fornire a tre pazienti, l’occasione di essere sostenuti in spese di cura talvolta estremamente gravose”.
Le due borse di studio, del valore di mille euro, destinate agli studenti più meritevoli del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Salerno sono state assegnate alle giovani e promettenti Serenella Bartiromo e Marta Belmonte, iscritte rispettivamente al quinto ed al sesto anno. Il miglior endocrinologo under 40 della regione Campania a cui è stata attribuita la borsa di studio, del valore di 3mila euro, “Endocrinologia Franco Orio” è Genoveffa Pizza. Tre, infine, i sussidi – del valore di mille euro ciascuno- assegnati a pazienti bisognosi: al 35enne Cristian Sarno ed al 30enne Danilo Aliberti, entrambi affetti da diabete mellito di tipo 1. Per il secondo anno consecutivo, l’ultimo sussidio è stato assegnato al 12enne Giovanni Procentese, affetto dalla sindrome di Nieman Pick di tipo C e che, proprio per la rarità della patologia, è costretto a girare il mondo per potersi curare, già protagonista di numerose iniziative di solidarietà. Ha chiuso la mattinata un’interessante tavola rotonda – condotta dal giornalista di Lira Tv Andrea Siano – sul tema “Il ruolo della prevenzione in medicina oggi”, che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico e soprattutto di giovani che hanno avuto la possibilità di confrontarsi, tra gli altri, con un endocrinologo, un cardiochirurgo, un internista ed un pediatra.
“Aprire il memorial alla cittadinanza è stato per noi un modo di fare concretamente prevenzione – ha concluso Francesco Orio -. Le persone devono sapere di potersi fidare dei medici, fare domande e confrontarsi anche al di fuori degli studi medici. Talvolta, come è accaduto lo scorso anno con una studentessa del Da Procida dove facevamo screening endocrinologici, da questi incontri vengono fuori problemi che portano a diagnosi e scongiurano l’aggravarsi di situazioni potenzialmente pericolose. La medicina deve aprirsi alle persone e la partecipazione al memorial di studenti e normali cittadini, ci fa decisamente ben sperare”.
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Salerno, 8 ottobre 2016