Il “Caso Soget”, la società nel mirino dell’ANAC, che riscuote i crediti per conto del Comune è ancora nell’occhio del ciclone.

Infante (Democratici per Eboli): «Abbiamo richiesto la convocazione urgente ex art. 21 di un consiglio comunale per far luce su tale problematica contingente che rischia di aggravare la situazione finanziaria già di per sé poco felice del Nostro Comune».

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Era il 10 Novembre del 2015 – scrive in una nota politica il Consigliere comunale Pasquale Infante capogruppo dei “Democratici per Eboli” che interviene sulla vicenda, ormai “Caso Soget” la società che gestisce i crediti per conto del Comune di Eboli, finita nel mirino dell’ANAC, l’Associazione Nazionale Anti Corruzione presieduta dal Giudice Raffaele Cantone –  quando il Consigliere Francesco Rizzo ha presentato un interrogazione consiliare sulla SOGET e in consiglio ci è stato riferito che era tutto in regola e nel rispetto della legge.

Ora – prosegue Infante all’indomani delle rassicurazioni dell’Assessore alle finanze e Vice Sindaco Cosimo Pio Di Benedetto – abbiamo appreso invece dall’Anac che i vertici di questa società hanno ricevuto condanne penali rilevanti con conseguente irrogazione delle sanzioni interdittive all’esercizio delle attività e con divieto di contrarre con la pubblica amministrazione.

Una vicenda – aggiunnge Infante – che ci preoccupa soprattutto per i risvolti che potrà avere sull’attività di accertamento dei tributi svolta da tale società  per conto del Comune, che essendo gli atti posti in essere a rischio di nullità/annullabilità,  potrà produrre un buco rilevante nel bilancio dell’Ente con conseguenti responsabilità per danno erariale.

Per queste ragioni – conclude il Capogruppo consiliare dei Democratici per Eboli Pasquale Infante – abbiamo richiesto la convocazione urgente ex art. 21 di un consiglio comunale per far luce su tale problematica contingente che rischia di aggravare la situazione finanziaria già di per sé poco felice del Nostro Comune».

Eboli, 4 ottobre 2016