Adelizzi e Scotillo del Comitato per la Salute pubblica, segnano un punto a favore della Sanità della Valle del Sele. E i politici?… Stanno a guardare.
Il ricorso al TAR presentato contro il Piano Ospedaliero della Regione Campania pubblicato in BURC con il decreto n 33 del Commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit sanitario è legittimo e fondato, l’udienza è fissata dai Giudici a gennaio 2017.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Il Comitato per la salute pubblica del cittadino della Valle del Sele e del Calore, – si legge in una nota stampa a firma della Presidente Rosa Adelizzi, –rende noto che il ricorso al TAR presentato contro il Piano Ospedaliero della Regione Campania pubblicato in BURC con il decreto n 33 del Commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit sanitario è legittimo e fondato tanto che l’udienza è stata fissata dai Giudici togati a gennaio 2017.
Al momento – informa la Presidente Adelizzi – non è stata adottata dal TAR della regione Campania la misura cosiddetta sospensiva in quanto il piano ospedaliero non è adottato e quindi non vi è un danno. – La Presidente del Comitato Rosa Adelizzi congiuntamente alle associazioni ebolitane che ne fanno parte (Gioventù Ebolitana, Noi tutti liberi e partecipi, Berlinguer Lab, FISI) comunica – che è stato richiesto incontro formale al Direttore Generale della ASL di Salerno, viste le voci circolanti su di una possibile predisposizione avanzata dell’atto aziendale (n.d.s.: l’atto che applica il decreto 33), per un confronto sulle richieste di potenziamento degli Ospedali della Valle del Sele e di Calore oggetto di ricorso al TAR. Nel caso in cui il Comitato, in tempi brevi, non sarà ascoltato non si esclude un inasprimento della vertenza».
Sulla questione, Rolando Scotillo, Presidente della FISI componente del Comitato per la salute pubblica, aggiunge «da voci circolanti, più o meno ufficiali, sembrerebbe che il Direttore Generale della ASL di Salerno Antonio Giordano stia già predisponendo l’atto aziendale che potrebbe essere conforme al dettato del Decreto n 33 (piano ospedaliero). Se così fosse scatterebbero i requisiti della sospensiva degli atti che puntualmente verrebbe richiesta nelle sedi competenti. Stante così le cose non è possibile adottare un nuovo atto aziendale senza che il TAR si esprima e senza ascoltare i Comitati e le associazioni ricorrenti se, al contrario, ciò sarà fatto non esiteremo e proseguiremo nella strada intrapresa”.
Se ci fosse ancora bisogno di sottolinearlo, si comprende come siamo messi male, se a difendere le istituzioni pubbliche e in questo caso la Sanità pubblica, debbano essere due semplici cittadini, con altri come loro alle spalle, due “sfessati“, come etichetterebbe Vincenzo De Luca chiunque gli si mette di traverso, che rispetto agli apparati dell’ASL, della Regione Campania e dei vari Commissari ad acta, normali e “sub”, tutto ovviamente mentre i politici e soprattutto i Sindaci stanno a guardare.
Un buon risultato quello raggiunto da Adelizzi, Scotillo e gli altri, che si aggiunge a tutti i fiumi di considerazioni che nel corso degli ultimi 6 anni: 4 della gestione Stefano Caldoro e i suoi; e uno e qualche mese della gestione De Luca e i suoi più quelli di Caldoro; abbiamo fatto, spiegandone le ragioni, denunciando le mancanze, evidenziando le distorsioni, segnalando gli errori, indicando gli sprechi portando alla luce le prepotenze, senza essere mai ascoltati, ma vedendoci scippati sistematicamente servizi, prestazioni, reparti e Ospedali, in nome di un “pareggio di Bilancio” fatto, che DIO li fulmini, sulle spalle dei cittadini e soprattutto nel “supermercato della Sanità” della così detta Valle del Sele, dove chiunque veniva, faceva quello che voleva e prendeva sfuso e a pacchetti quello che gli faceva comodo, perchè solo da queste parti è avvenuto questo.
Nella Sanità degli sprechi, quelli napoletani e casertani niente e cambiato, e così si demoliva sistematicamente il sistema sanitario nostro per immaginarne altri dalle parti di Vallo della Lucania e a Nord di Salerno tra Scafati e Pagani, lasciando fuori da ogni tocco gli Ospedali dell’Azienda Sanitaria salernitana, “feudo politico” del “Padre, dei figli e dello Spirito Santo”.
E a proposito di pareggio di Bilancio, ci dicano prima Caldoro e poi De Luca come hanno raggiunto il pareggio di Bilancio della Sanità senza che si sia mai approvato, pensando solo all’ASL Salerno, il Piano Aziendale? Come si è poi inserito nel Bilancio Generale della Regione Campania la voce Sanità e i relativi conti senza l’approvazione di quell’Atto? Si è perpetrato con Caldoro un “Falso in Bilancio“? Si è reiterato con De Luca quel Falso in Bilancio? Falso in bilancio continuato e aggravato? Siamo passati dalla padella alla brace.
Eboli, 17 settembre 2016
Gentilmente. …copia del ricorso, fatta salva la riservatezza per i nomi dei ricorrenti. Legittimo non significa fondato. E tu lo sai, caro Scotillo.
Carissimo memento hai ragione devono far pervenire copia…… ma se non erro già avevano detto all inizio chi erano i firmatari, adelizzi, scotillo,e tutte le varie associazioni che fiancheggiato questo comitato.poi non credo a te che ti serve si scem si rincoglionit ti nascondi come un topolino sai fa una cosa. Sai giocare a bocce. mannaggia a cariello spero te lo faccia nu campo e bocce così a funisci e rompere e Pall… divertiti che la vita è bella ciao ciao pulcinella
ma i problemi veri non sono questi….volete capirlo o no???
Quali se non la salute, caro ‘scenziato’?
Salve
Sono un professionista dell’ambito sanitario ed ho avuto più volte contatti con l’ospedale di eboli; posso affermare con certezza che il piano sanitario regionale definito e che speriamo vedrà la luce ha come obbiettivo quello di rendere la sanità campana una sanità migliore con servizi migliori e reparti più efficienti.
Sfido a trovare un cittadino di eboli o battipaglia non predisposto a percorrere 5 chilometri con la macchina se è sicuro di risolvere un problema di salute.
Sicuramente ad una maggiore produttività dei reparti non si arriva se il personale assunto a fare un determinato compito anziché lavorare e produrre si mette in permesso per impegnarsi in una polemica burocratica che ha il fine di opporsi a decisioni che vanno nel senso della crescita qualitativa della sanità.
Il danno maggiore agli ospedali lo fanno proprio i permessi ( e soprattutto quelli non dovuti realmente: si dovrebbrero poter controllare tutti quelli che ne usufruiscono) con la 104, 208, permessi sindacali ecc.
Il sindacato dovrebbe più che altro tutelare i cittadini ad avere buone prestazioni mediche ed infermieristiche da parte di personale sanitario che si prende cura di loro anzichè delle polemiche burocratiche contro i piani sanitari di rientro dal debito pubblico e che puntano a migliorare la sanità.
I ricorsi come quello che viene proposto non fanno altro che rallentare la macchina burocratica sanitaria, già lenta di suo, ed affossano la speranza di miglioramento della qualità degli ospedali.
Il miglioramento nasce solo dall’impegno degli operatori sanitari e non dai ricorsi come questo.
La mia esperienza decennale nel campo sanitario sempre dalla parte del paziente mi porta a fare questo tipo di considerazione.
Per Francesco ds,
in linea di massima siamo tutti daccordo con le tue osservazioni , circa il buon funzionamento e il miglior servizio che ci attendiamo dalla proposta sanitaria, tuttavia per perseguire questi obiettivi , è giusto farlo nella legalità e nella osservanza di leggi, regolamenti e ordinamenti, che purtroppo sono stati tutti subdolamente disattesi, indipendentemente dalle tue lamentazioni verso i “permessi” o verso chi non lavora e non si dedica come dovrebbe alla missione, si “missione” perché di missione si parla.
Le vicende che hanno toccato l’Ospedale di Eboli e quelli della così detta Valle del Sele sono state veramente un continuum di soprusi e prevaricazioni ma anche di illegalità diffuse che hanno impedito di realizzare il miglior Piano Aziendale passando attraverso anche il concerto di quegli organismi legali e obbligatori, sistematicamente ignorati: Sindaci, Sindacati, organizzazioni sociali, conferenza dei Sindaci e soprattutto i decreti attuativi di riferimento e le leggi di riferimento nazionale che hanno stabilito gli standard applicativi.
Queste manchevolezze però non hanno fatto il paia ad altri Ospedali o Asl, condizione che fanno dubitare delle ordinarie redazioni di Piani Sanitari che erano irricevibili al punto tale che nemmeno chi li aveva probabilmente “ordinati” ha avuto il coraggio di approvarlo, e comunque pur senza essere mai approvati sono stati ipotizzati i conti riportandolo in un bilancio della Sanità regionale e poi in quello generale della regione, commettendo, se dovesse rispondere al vero come taluni consiglieri regionali fecero rilevare, un falso di bilancio continuato e aggravato dalle circostanze subdole e malfattive.
Tutti vogliamo una buona sanità, ma se fossimo certi che con la sopprressione e il trasferimento di alcuni reparti altrove si andrebbe a guadagnarci, saremmo contenti, purtroppo assistiamo solo alla soppressione e al trasferimento ma non alla qualità se non ad un peggioramento.
Ecco, dopo aver sottolineato questo, che è solo una piccolissima parte delle osservazioni, e nessuno se ne frega, cosa bisognerebbe fare? Soccombere ?
Queste sono le ragioni di un ricorso, sono quelle dettate da una sordità congenita ma volontaria.
Comunque speriamo si giunga a valutare ogni cosa con gli occhi della necessità e della Legalità.
Questi fanno solo politica e vivono di protagonismo.
Di sanità ne sanno molto poco.
Sono Totalmente d’accordo con Francesco d.s.
Ad ogni modo, Visto uno dei soggetti in questione che per rispetto della categoria mi guardo bene dal definirlo “Sindacalista”, non posso che guardare con totale scetticismo iniziative strumentali volte ad una personale visibilità a scapito dei tanti lavoratori che ogni giorno svolgono il loro lavoro in silenzio e talvolta senza riconoscimento.
Mi sembra che è stato inquadrato il soggetto… l’opinione espressa è condivisa dal 99 % degli operatori sanitari!!
Chi li conosce li evita…
batman pienamente d accordo con te.
Il soggetto “vive” solo di protagonismo.
Sappiamo bene chi è!!!!
Questioni così importanti trattate da taluni soggetti…..poi dicono che la sanità va allo sfascio… sfido io il Contrario…
Ma la mia domanda è questa: ma come mai è possibile che i professionisti del settore lascino tutto questo spazio ad incompetenti eccentrici ed arrivisti??
per Chiara,
perchè i “professionisti” fanno i cazzi loro tra ALPI e benefit vari-
Bravo Admin! Ricordalo a qualche infiltrato che si rizela quando ho più volte detto che l’Ospedale di Eboli è stato seppellito a tavolino! I giochi sono fatti da tempo e chi non ci vuole credere finge per chissà quali altri scopi, approfittando della buona fede di tanti.
Cari miei, non toccate l’Alpi, non toccate i privilegi nel fare i turni, non toccate lo straordinario, non toccate gli imboscamenti e fate tutto quello che c…. volete!